Cosa prevede il Cura Italia per imprese e Partite Iva
Partiamo dal decreto “Cura Italia” per capire cosa è già stato fatto. Ecco le principali misure che riguardano lavoratori e imprese:
Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO). Le imprese industriali potranno accedere alla cassa integrazione “per eventi oggettivamente non evitabili” per i propri lavoratori senza dover contribuire in alcun modo alla retribuzione, i lavoratori avranno diritto all’80% della retribuzione spettante. Le imprese con più di 5 dipendenti, accederanno al FIS (Fondo di Integrazione Salariale) che consentirà ai lavoratori di accedere all’”Assegno ordinario per eventi oggettivamente non evitabili” pari all’80% della retribuzione globale spettante. Le imprese artigiane potranno invece usufruire dell’assegno ordinario del Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato (FSBA);
Cassa d’Integrazione in deroga. Le imprese non industriali escluse dalla CIGO e dai fondi di solidarietà potranno usufruire della Cassa Integrazione in deroga;
Indennità per lavoratori autonomi e partite Iva. Per i collaboratori coordinati e continuativi, agenti di commercio, lavoratori autonomi, professionisti iscritti alla gestione separata dell’INPS e titolari di attività d’impresa ci sarà una indennità mensile erogata dall’INPS pari a 600 euro.
Questa è al momento la misura che più fa discutere a causa delle criticità sul raggiungimento della pagina online visto il carico dovuto alle numerose domande che stanno pervenendo. Qui il Link per la Domanda.
Credito d’imposta. Il Cura Italia ha previsto sia quello per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro che quello per i canoni di locazione.
Il decreto “Cura Italia”, contiene, poi molte misure volte ad agevolare i lavoratori con figli minori o parenti con disabilità, attraverso congedi e bonus.